Catastrofi naturali e false informazioni: la minaccia silente per la democrazia.

11 Giugno 2024

Negli ultimi anni, l'Europa e la Germania sono state ripetutamente colpite da eventi meteorologici estremi e disastri naturali legati al clima, come siccità, incendi boschivi, ondate di calore, tempeste e forti piogge. Studi scientifici dimostrano che il cambiamento climatico intensificherà e renderà più frequenti questi eventi. Le catastrofi naturali non solo causano gravi danni materiali e perdite di vite umane, ma rappresentano anche un peso psicologico significativo per coloro che ne sono direttamente e indirettamente colpiti. La gestione psicologica di una catastrofe può richiedere mesi o anni. Inoltre, gli eventi meteorologici estremi possono avere conseguenze durature a livello sociale, esacerbando i conflitti armati in società già frammentate e con condizioni sociali e politiche sfavorevoli.

False informazioni e notizie false durante le catastrofi

L'ultima pubblicazione del CEMAS, spiega come durante eventi catastrofici, la diffusione di false informazioni può peggiorare la situazione. Le false informazioni includono attribuzioni errate di immagini, dati o statistiche inaccurati e miti locali. Storicamente, le catastrofi naturali sono state spesso caricate di significati mistici, con allusioni a poteri superiori. Ad esempio, nel 2011, durante l'uragano Irene, si diffuse la falsa notizia che squali fossero stati spinti su un'autostrada in Florida. Tale fenomeno è noto come "Hurricane Shark".

La diffusione di false informazioni durante le catastrofi è facilitata da diversi fattori: emozioni forti come la paura, l'ambiguità delle informazioni riguardanti la fonte e il contenuto, il coinvolgimento personale, la mancanza o l'eccesso di informazioni, fattori sociali come la condivisione di false informazioni da fonti fidate e l'architettura delle piattaforme social. La diffusione di false informazioni può causare confusione, panico e ostacolare le operazioni di soccorso, minando la fiducia nelle fonti ufficiali.

Antidemocratici, estrema destra e e teorie del complotto

Durante le crisi, come le catastrofi naturali, la popolazione è particolarmente vulnerabile alla disinformazione a causa dell'incertezza e della paura. Le teorie del complotto trovano terreno fertile in queste situazioni perché le persone cercano risposte semplici a eventi complessi e devastanti. La psicologia ci insegna che in momenti di grande stress e incertezza, le capacità di valutazione critica sono compromesse, rendendo le persone più suscettibili a credere in spiegazioni cospirative .

Caso Studio: L'Alluvione dell'Ahrtal

Un esempio emblematico è l'alluvione nell'Ahrtal del 2021. Subito dopo la catastrofe, circolarono voci infondate sul ritrovamento di 600 corpi di bambini, attribuiti a una connessione con un vecchio bunker governativo. Queste affermazioni si ricollegavano a teorie del complotto più ampie, come QAnon, che sostiene l'esistenza di reti segrete di abuso su minori gestite da élite politiche .

Le Città di 15 minuti e la Disinformazione

Il concetto urbanistico delle "La città di 15 minuti", progettato per migliorare la qualità della vita rendendo tutti i servizi essenziali accessibili in 15 minuti a piedi o in bicicletta, è stato reinterpretato da cospirazionisti. Durante gli incendi sull'isola di Maui, si diffuse la voce che il governo avesse appiccato i fuochi intenzionalmente per introdurre questo modello urbano e controllare la popolazione .

Influenzamenti Esterni: Il Caso di Maui e l'HAARP

Dopo gli incendi a Maui nel 2023, sia attori russi che cinesi hanno utilizzato la crisi per diffondere disinformazione. In particolare, è stata propagata la teoria che gli incendi fossero causati da una "arma energetica diretta", una variazione del mito sull'HAARP (High-Frequency Active Auroral Research Program), una presunta arma climatica degli Stati Uniti. Questi miti sono stati amplificati sui social media, contribuendo a creare un clima di sospetto e paura .

Strumentalizzazione Politica delle Catastrofi

Le catastrofi naturali vengono sfruttate da gruppi antidemocratici e estremisti per promuovere le loro agende. Durante le crisi climatiche, i gruppi di estrema destra spesso usano la disinformazione per alimentare sentimenti razzisti e xenofobi. Ad esempio, durante i grandi incendi in Grecia nel 2023, circolarono falsi resoconti che incolpavano i migranti di aver appiccato gli incendi, senza alcuna prova a supporto. Questo ha alimentato sentimenti di odio e chiamate alla violenza contro le comunità migranti .

Conseguenze della Disinformazione

La disinformazione non solo complica gli sforzi di soccorso durante le catastrofi, ma ha anche effetti a lungo termine sulla coesione sociale e la fiducia nelle istituzioni. Le false informazioni possono ritardare le risposte necessarie e creare panico, aggravando ulteriormente la crisi. È cruciale che le autorità e le piattaforme social adottino misure per contrastare la disinformazione e sensibilizzare il pubblico sui pericoli delle teorie del complotto .

Le catastrofi naturali rappresentano non solo una sfida fisica e logistica, ma anche una battaglia contro la disinformazione e le teorie del complotto. Affrontare efficacemente queste sfide richiede una comunicazione trasparente, il rafforzamento della fiducia nelle istituzioni e l'educazione del pubblico sulla verifica delle informazioni. Solo così si potrà mitigare l'impatto destabilizzante della disinformazione e promuovere una società più resiliente e informata.

Social media e gestione delle catastrofi

I social media giocano un ruolo cruciale nella diffusione di informazioni durante le catastrofi. Piattaforme come Facebook, X (ex Twitter), TikTok e Telegram sono sia una risorsa che un rischio. Ad esempio, Facebook ha un tool chiamato Safety Check, che permette agli utenti di comunicare la loro sicurezza durante una catastrofe. Tuttavia, una dipendenza eccessiva dai social media può essere problematica, come dimostrato durante gli incendi in Canada nel 2023, quando Meta bloccò i portali di notizie, rallentando la diffusione di informazioni cruciali.

Su X, i tweet postati subito dopo una catastrofe tendono ad avere maggiore diffusione, il che può aiutare a contenere le false informazioni se gestito correttamente. TikTok, nonostante sia principalmente una piattaforma di intrattenimento, è utilizzata anche per condividere notizie, ma il rischio di esposizione a contenuti falsi e sensazionalistici è alto. Telegram è un altro strumento utilizzato per la diffusione di informazioni durante le crisi, ma la sua mancanza di moderazione lo rende vulnerabile alla disinformazione.

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