Kursk, l'incredibile mossa dell'Ucraina che ha sconvolto Putin.

18 Agosto 2024

L'incursione inaspettata in Russia mette in crisi le tattiche del Cremlino e fa tremare l'intero fronte orientale.

Nelle ultime settimane, la guerra tra Russia e Ucraina ha preso una piega sorprendente e inaspettata. L'incursione ucraina nella regione di Kursk, all'interno del territorio russo, ha destabilizzato le certezze del Cremlino, costringendo Mosca a rivedere le sue strategie sul campo di battaglia. Mentre la Russia continua a lottare per mantenere il controllo delle operazioni a est, Kiev ha dimostrato ancora una volta la sua abilità nel cambiare le carte in tavola con mosse strategiche audaci e imprevedibili.

L'Istituto per lo Studio della Guerra (ISW) ha analizzato attentamente la situazione, evidenziando come nessuna delle due parti sia in grado di ottenere una vittoria decisiva con una singola operazione militare. Entrambi gli schieramenti sono costretti a pianificare una serie di operazioni successive per raggiungere gli obiettivi strategici desiderati. Tuttavia, l'incursione ucraina in Kursk potrebbe essere un punto di svolta, generando pressioni su Mosca e mettendo a dura prova la capacità russa di mantenere l'iniziativa nel conflitto.

Il significato dell'incursione ucraina a Kursk

L'incursione ucraina nella regione russa di Kursk non è semplicemente un'operazione militare di successo, ma una mossa strategica che mira a creare un effetto domino su tutto il fronte orientale. Secondo il rapporto dell'ISW, l'Ucraina non ha obiettivi territoriali a lungo termine in questa regione; piuttosto, il vero scopo è quello di esercitare pressioni strategiche su Mosca e costringerla a ridistribuire le sue forze, indebolendo così le operazioni russe in altre aree cruciali come il Donbass.

Questa mossa ha già iniziato a produrre risultati: le forze russe sono state obbligate a spostare truppe e risorse verso Kursk, rallentando le loro offensive altrove. In questo modo, l'Ucraina sta guadagnando tempo e creando opportunità per future controffensive che potrebbero risultare decisive.

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Le sfide per Mosca

Per il Cremlino, mantenere l'iniziativa su un fronte così vasto è una priorità strategica, ma l'incursione ucraina a Kursk ha evidenziato le vulnerabilità della Russia. Se da un lato Mosca continua a perseguire obiettivi territoriali nel Donbass, dall'altro deve ora affrontare la sfida di difendere un confine lungo e poroso, aumentando la pressione sulle sue riserve militari e risorse logistiche.

La strategia russa finora si è basata su una guerra di logoramento, con piccoli avanzamenti territoriali ottenuti a caro prezzo. Tuttavia, questa nuova fase del conflitto, caratterizzata da operazioni rapide e mirate come quella di Kursk, potrebbe cambiare il corso della guerra, costringendo la Russia a rivedere le sue priorità.

Il futuro della guerra: manovre e logoramento

La guerra in Ucraina è lungi dall'essere conclusa, e secondo l'ISW, è troppo presto per trarre conclusioni definitive su quale impatto avrà questa incursione. Tuttavia, una cosa è certa: l'Ucraina ha dimostrato la capacità di sfruttare le debolezze russe e di adattarsi rapidamente al cambiamento delle condizioni sul campo.

Questa nuova fase del conflitto potrebbe segnare il passaggio da una guerra di logoramento a un conflitto più dinamico, basato su manovre rapide e colpi mirati. Se Kiev riuscirà a mantenere l'iniziativa e a costringere Mosca a reagire, le probabilità di un cambiamento significativo nel corso della guerra aumenteranno notevolmente.

Gli ucraini sono riusciti a entrare nella regione di Kursk sfruttando una combinazione di sorpresa operativa e manovre rapide. L'incursione è iniziata il 6 agosto 2024 e si è sviluppata rapidamente grazie al fatto che le posizioni difensive russe lungo il confine erano in gran parte impreparate, non equipaggiate e poco presidiate. Gli ucraini hanno utilizzato tattiche di guerra manovrata per avanzare rapidamente e conquistare una porzione significativa del territorio russo, fino a 28 chilometri in profondità, in soli sei giorni.

L'operazione ha preso di sorpresa i difensori russi, che non avevano previsto un attacco su larga scala in quella zona. Questo ha permesso alle forze ucraine di guadagnare terreno rapidamente, avanzando su posizioni russe scarsamente difese. Solo successivamente, con l'arrivo dei rinforzi russi, l'avanzata ucraina è stata rallentata, ma non prima che Kiev consolidasse le sue posizioni nei territori conquistati​.

Gli ucraini hanno compiuto un'operazione strategica nella regione di Kursk non solo attraverso manovre rapide, ma anche bloccando e logorando la logistica russa. L'obiettivo principale era interrompere le linee di rifornimento russe e creare difficoltà nel loro mantenimento del fronte. Per farlo, le forze ucraine hanno preso di mira specifiche infrastrutture chiave, tra cui ponti vitali per il movimento delle truppe e dei rifornimenti russi.

In particolare, i russi hanno distrutto diversi ponti sul fiume Seim, nelle aree di Tetkino e Popovo-Lezhachi, nel tentativo di fermare l'avanzata delle forze ucraine. Tuttavia, nonostante questi sforzi, le truppe ucraine sono riuscite a consolidare le loro posizioni fino alla riva occidentale del fiume, dimostrando la loro abilità nel mantenere la pressione anche in condizioni logistiche difficili​.

Questa strategia ha avuto un effetto domino sull'intera capacità logistica russa, destabilizzando la pianificazione militare russa e costringendo Mosca a redistribuire le sue forze, complicando ulteriormente la logistica e le operazioni russe su altri fronti, costringendo Mosca a ridistribuire le sue forze e a difendere più punti contemporaneamente, aumentando così la complessità delle operazioni russe.

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