L'intervista "sparita" a Roberto Saviano.

13 Aprile 2024

Dal teatro alla realtà: l'impatto della mafia oltre i confini tradizionali

Roberto Saviano, noto per il suo impegno nel raccontare e denunciare le realtà criminali e mafiose, si appresta a salire sul palco del Teatro Maria Caniglia di Sulmona. L'autore, attraverso il suo spettacolo teatrale, si propone di offrire una prospettiva inedita sulla vita intima delle figure legate alle organizzazioni criminali, un aspetto spesso trascurato nei reportage tradizionali.

Il monologo teatrale "Appartenere" promette di essere un'esperienza immersiva, che cerca di esplorare non solo il potere criminale ma anche la sfera sessuale e affettiva di coloro che sono parte di questo mondo oscuro. Saviano mira a rompere la quarta parete, creando un dialogo diretto con il pubblico, dimostrandosi fiducioso nella capacità degli spettatori teatrali di apprezzare e mantenere alta l'attenzione su questi temi complessi.

Durante l'intervista, Saviano riflette sulla reazione del pubblico e sulla potenza del teatro come mezzo per veicolare storie difficili, evidenziando come il dialogo diretto con gli spettatori possa generare una discussione più profonda e riflessiva.

Nel corso dell'intervista, emerge anche una riflessione critica sullo stato attuale del Paese, che sembra non fare i conti con i proventi del narcotraffico che, secondo l'autore, "mangiano" l'economia legale. Viene citato il caso di Francesco Schiavone, alias "Sandokan", che dopo anni di dominio criminale ha scelto la via del pentimento, sollevando questioni sulle reali intenzioni dietro questa scelta e sulle implicazioni per la lotta alla criminalità organizzata in Italia.

Saviano risponde poi ad alcune domande riguardo le azioni che i cittadini possono intraprendere per proteggersi e combattere la criminalità organizzata, suggerendo che la pressione politica e la partecipazione attiva alle decisioni politiche attraverso il voto siano strumenti essenziali.

La decisione dell'ultimo minuto di non pubblicare l'intervista sul giornale "Il Messaggero" è stata fonte di delusione per l'autore, che percepisce questo atto come parte di una serie di ostacoli incontrati da chi si oppone al potere criminale. Tuttavia, non demorde e continua la sua missione di informazione e sensibilizzazione, utilizzando ogni piattaforma disponibile per diffondere il suo messaggio.

Con l'arte della narrazione e il teatro come suoi alleati, Saviano invita tutti a non sottovalutare l'impatto delle organizzazioni criminali sulla società e sottolinea l'importanza di mantenere un dialogo aperto su questi argomenti, per non lasciare che la realtà criminale venga accettata come una norma incontestabile.

Nell'intervista, Roberto Saviano, approfondisce il tema della collaborazione con la giustizia, percepito spesso come opportunistico. Menziona il caso di "Sandokan", esporimendo dubbi su come, anche dopo il pentimento, vi siano timori che possa sfruttare la situazione a proprio vantaggio, piuttosto che contribuire effettivamente alla lotta contro la criminalità organizzata.

Saviano, nel suo discorso, non risparmia critiche al governo, che secondo lui sembra più intento a proclamare vittorie contro la criminalità a scopo elettorale piuttosto che affrontare il problema alla radice. Critica l'approccio che distoglie l'attenzione dai reali problemi e sfrutta i casi di pentimento per costruire un'immagine positiva piuttosto che perseguire un cambiamento sostanziale.

L'intervista si chiude con una riflessione sulla presenza della camorra a Sulmona, dove un tempo il capo camorristico Francesco Mallardo decise di dirigere il suo clan. La domanda posta a Saviano su cosa si debba fare per prevenire l'infiltrazione mafiosa nelle realtà locali si trasforma in una disamina più ampia sulla responsabilità collettiva e sull'impegno civile. L'autore suggerisce che il potere dei cittadini stia nella loro capacità di fare pressione politica e di esprimere il proprio voto in maniera consapevole.

Saviano quindi trasforma l'intervista in un appello all'azione, esortando i cittadini a non sottovalutare il potere delle organizzazioni criminali e a non accettare passivamente la loro presenza come una componente inevitabile della società. Sottolinea l'importanza della vigilanza e dell'impegno attivo, che passa attraverso la denuncia e il dialogo aperto, nonché attraverso una maggiore consapevolezza civica e politica.

L'articolo avrebbe potuto essere un momento importante di riflessione collettiva, un'opportunità per il pubblico di confrontarsi con una realtà spesso celata. Tuttavia, nonostante la cancellazione dell'intervista, il messaggio di Saviano trova altri canali di diffusione, dimostrando la resilienza e l'urgenza della sua missione informativa.

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