Questo video si distingue per il suo tono provocatorio e riflessivo, spingendo gli spettatori a confrontarsi con una verità scomoda: siamo tutti parte di un esperimento sociale, ordito con maestria dal suo creatore.
Nikocado inizia il video con una dichiarazione audace: “Sono sempre due passi avanti a voi. Questo è stato il più grande esperimento sociale della mia vita”. Questo concetto, che potrebbe sembrare uno scherzo o un’iperbole, rivela invece una consapevolezza profonda di come Nikocado abbia saputo manipolare la sua immagine e il suo pubblico. Nel video, parla di come osservi gli spettatori “disorientati” vagare su internet alla ricerca di storie, rivalità e distrazioni che nutrano le loro menti.
Lui stesso si è volontariamente trasformato nel "villain" della storia, consapevole che è proprio questa figura, un personaggio detestato e al tempo stesso irresistibile, che gli garantisce una continua attenzione. La sua immagine di “cattivo” è un costrutto, un riflesso della sete di contenuti provocatori da parte del pubblico. Questo meccanismo, che Nikocado definisce come “brillante ma pericoloso”, è una riflessione sulla cultura moderna del consumo digitale: noi siamo le formiche, lui è il burattinaio che ci tiene sotto controllo.
La narrazione prende una svolta bizzarra e surreale quando Nikocado annuncia di essersi svegliato da “un lungo sogno”, durante il quale ha perso 250 libbre di peso corporeo. Tuttavia, la sua affermazione è immediatamente seguita da un contrasto stridente: solo il giorno prima, le persone lo accusavano di essere ancora "grasso, malato e irrilevante". Questa dicotomia tra percezione e realtà non solo mette in luce le aspettative irrazionali e mutevoli del suo pubblico. La trasformazione fisica diventa un’analogia per il suo ruolo digitale, sempre in evoluzione, ma sempre al centro del mirino del giudizio altrui.
Il video si conclude con una riflessione sull'eredità di Nikocado nel mondo dei mukbang. Dopo aver assaporato ogni boccone delle sue noodles, Nikocado si rivolge al pubblico e chiede se si ricordano che è "il re dei mukbang". Con una risata sarcastica, dice di saper "slurpare come nessun altro" e ribadisce il suo dominio in questo mondo stravagante e iper-competitivo.
In “Two Steps Ahead”, Nikocado Avocado non è solo un mukbanger che mangia noodles piccanti. È un osservatore acuto della nostra cultura, uno showman che ha capito come manipolare le emozioni del suo pubblico, un maestro nel mantenere l'attenzione su di sé. Con i suoi discorsi su potere, controllo e consumo, Nikocado ci sfida a riflettere non solo su di lui come personaggio, ma anche su noi stessi come spettatori.
In un’epoca in cui siamo tutti alla ricerca di distrazioni online, Nikocado ci ricorda che siamo parte di un esperimento sociale più grande di quanto immaginiamo. E mentre continuiamo a consumare le sue storie, non possiamo fare a meno di chiederci: chi sta davvero controllando chi?