Non fidarti del tuo cervello: Il sorprendente motivo dietro il rifiuto dei vaccini COVID-19

21 Settembre 2024

Come le distorsioni cognitive e l'ignoranza deliberata stanno sabotando la salute pubblica.

Nel bel mezzo della pandemia di COVID-19, una delle sfide più grandi che abbiamo affrontato non è stata solo il virus, ma anche la riluttanza a vaccinarsi di una parte della popolazione. Il rifiuto del vaccino non è solo una questione di mancanza di informazioni o paura degli effetti collaterali, ma è profondamente radicato in distorsioni cognitive e una sorprendente forma di ignoranza deliberata. Questo è il risultato chiave del paper pubblicato su Nature, che svela come molte persone ignorano intenzionalmente informazioni cruciali sui vaccini per proteggere le proprie convinzioni.

Lo studio esamina il comportamento di 1200 partecipanti negli Stati Uniti con atteggiamenti diversi riguardo al vaccino COVID-19: novax, neutrali e pro-vax. Sorprendentemente, il gruppo novax tendeva a ignorare le informazioni importanti, come le probabilità degli effetti collaterali estremi, ed è emerso che questo rifiuto intenzionale era più predittivo del rifiuto del vaccino rispetto ai classici fattori demografici. Anche coloro che accettavano di leggere le informazioni spesso le interpretavano in modo distorto, concentrandosi troppo sui rischi e ignorando i benefici.

Lo studio pubblicato su Nature esplora in dettaglio le ragioni dietro la riluttanza a vaccinarsi, evidenziando come il comportamento dei novax non sia solo una questione di mancanza di conoscenze scientifiche, ma piuttosto di come il cervello elabora (o meglio, distorce) le informazioni. Uno degli aspetti chiave emersi dallo studio è il concetto di ignoranza deliberata: molte persone scelgono attivamente di non approfondire le informazioni sui vaccini, soprattutto quando si tratta delle probabilità degli effetti collaterali più rari.

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I novax tendono a ignorare queste probabilità, agendo come se ogni effetto collaterale, anche quello più raro, fosse certo e imminente. Questo fenomeno è chiamato "neglect probabilistico", dove si sceglie di non considerare le probabilità e si tratta ogni rischio come se fosse una certezza. Questa paura dei rischi, anche quelli molto improbabili, sovrasta i benefici, che vengono minimizzati o completamente ignorati.

Un altro fattore è il peso emotivo dato alle possibili perdite rispetto ai guadagni. Anche chi legge le informazioni sui benefici del vaccino (protezione contro infezioni gravi e morte) tende a dare molto più peso agli eventuali rischi, come effetti collaterali lievi o severi. Questo si collega al concetto di avversione alla perdita, secondo cui il dolore potenziale di un effetto collaterale, per quanto improbabile, viene percepito molto più intensamente rispetto al sollievo garantito dalla protezione vaccinale.

Il paper sottolinea anche come questa riluttanza sia influenzata dalla sfiducia nelle istituzioni, nei governi e nell'industria farmaceutica. Molti novax vedono le informazioni scientifiche con sospetto, rafforzando le loro convinzioni che i vaccini non siano sicuri. La combinazione di questi fattori – ignoranza deliberata, distorsione cognitiva e avversione alla perdita – rende difficilissimo per le campagne di informazione tradizionali scalfire queste credenze.

Secondo il paper, la riluttanza dei novax a vaccinarsi è guidata da una combinazione potente di distorsioni cognitive e ignoranza deliberata, che agiscono come meccanismi di difesa contro informazioni che potrebbero minare le loro convinzioni preesistenti. Quando parliamo di distorsioni cognitive, ci riferiamo al modo in cui il cervello processa male le informazioni. Ad esempio, i novax tendono a ingigantire i rischi e minimizzare i benefici dei vaccini. Un effetto collaterale raro, come un problema di coagulazione del sangue, viene percepito come quasi inevitabile, anche se le probabilità sono estremamente basse. Questa forma di pensiero porta a un sovrappeso emotivo del rischio rispetto ai vantaggi, come la protezione contro malattie gravi o la morte.

La ignoranza deliberata, d'altro canto, è il comportamento attivo di evitare le informazioni che potrebbero contraddire la loro posizione. Non è che i novax non abbiano accesso ai dati scientifici, ma scelgono intenzionalmente di non considerare certe informazioni cruciali, come le probabilità associate ai benefici e agli effetti collaterali del vaccino. Anche quando leggono le informazioni, tendono a focalizzarsi su ciò che conferma le loro paure e ignorare il resto. È una sorta di meccanismo psicologico di autoprotezione: accettare le informazioni sul vaccino significherebbe ammettere di essersi sbagliati, e questo è un processo che molte persone trovano troppo difficile da affrontare.

Nel complesso, questa combinazione di distorsioni cognitive e ignoranza deliberata crea un muro mentale che rende estremamente difficile per le campagne di sensibilizzazione penetrare le convinzioni dei novax. Per loro, non si tratta semplicemente di ricevere più informazioni, ma di superare un sistema di credenze e di emozioni profondamente radicato, che distorce la realtà per proteggere un’idea preconcetta di cosa sia sicuro o pericoloso.

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