Questo potrebbe essere il primo video musicale completamente realizzato con l’intelligenza artificiale

6 Dicembre 2024

Il mio primo video musicale interamente creato con l’intelligenza artificiale

Realizzare un video musicale è sempre un’esperienza stimolante, ma questa volta ho voluto osare: un progetto completamente realizzato con l’intelligenza artificiale, dall’audio al video, passando per ogni singolo dettaglio visivo e sonoro. Non si tratta solo di un esperimento tecnico, ma di una vera esplorazione creativa. Il risultato? Un viaggio tra emozioni, tecnologia e arte, che ha trasformato un’idea in qualcosa di sorprendente e, almeno per me, profondamente evocativo.

L’idea: trasformare l’IA in uno strumento di creazione artistica

L’ispirazione è nata dalla curiosità. Mi sono chiesto: fino a che punto l’IA può spingersi nel creare qualcosa che sia non solo tecnicamente interessante, ma anche artisticamente significativo? Dopo qualche settimana di sperimentazione nel mio canale YouTube, dove mescolo musica molto tamarra come trap, reggaeton ed EDM e divulgazione scientifica, sentivo il bisogno di provare qualcosa di nuovo. Così ho deciso di lasciare il controllo (quasi) totale all’intelligenza artificiale.

Il progetto è stato sviluppato in due fasi principali: la creazione del brano musicale e la realizzazione del video. Entrambe hanno richiesto ore di lavoro e una buona dose di adattamento, perché lavorare con l’IA è come dialogare con un’entità imprevedibile: a volte sorprende, altre volte richiede una guida più precisa.

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La musica: un’anima digitale che racconta emozioni

Per il brano musicale, ho utilizzato modelli di intelligenza artificiale specializzati nella generazione di suoni e vocals. La base è un pezzo house, con un ritmo ipnotico e familiare. Ma il vero cuore del brano è la voce. Non è una voce umana, ma una linea vocale generata dall’IA, che sembra trasmettere emozioni complesse: una miscela di tensione e meraviglia, come se volesse raccontare una storia a metà tra il sogno e la realtà.

Una curiosità: la melodia è stata generata dopo decine di tentativi, ognuno leggermente diverso. Ho selezionato quella che mi sembrava più coerente con l’atmosfera che volevo creare, ma in ogni variante c’era qualcosa di interessante.

Il video: segmenti di cinque secondi che costruiscono una storia

La parte visiva è stata forse la più impegnativa. Ho deciso di lavorare con modelli di generazione di immagini, creando il video in segmenti di cinque secondi ciascuno. Ogni segmento è unico, con un’identità visiva specifica, ma l’obiettivo era montare il tutto in modo che raccontasse una storia più fluida e coinvolgente possibile.

La protagonista è una ragazza dagli occhi azzurri che attraversa le fasi della vita, dal momento in cui è bambina fino alla vecchiaia. Ogni scena rappresenta un momento della sua esistenza, con ambientazioni che si trasformano in modi sorprendenti. Non ci sono dialoghi né testi: tutto è affidato alle immagini, che devono parlare da sole.

Un dettaglio interessante è che alcune scene sono nate quasi per caso. Ad esempio, un frammento che mostra la ragazza in un paesaggio surreale è stato generato mentre testavo vari stili visivi. Il risultato era così potente che l’ho integrato nella narrazione. Questo è uno degli aspetti più affascinanti del lavoro con l’IA: la capacità di generare risultati inaspettati che arricchiscono il progetto.

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Le emozioni dietro l’arte digitale

Guardando il video finito, ho avuto la sensazione di trovarmi di fronte a qualcosa che va oltre la semplice tecnica. C’è una delicatezza nella narrazione, una calma apparente che nasconde una profondità emotiva. La storia della ragazza non è lineare, ma lascia spazio all’immaginazione dello spettatore. Ogni scena invita a riflettere su temi universali come il tempo, il cambiamento e la speranza.

Non posso dire che l’IA abbia “capito” queste emozioni, ma è sorprendente come riesca a suggerirle. Il merito, probabilmente, è nella collaborazione: ho lasciato spazio all’imprevedibilità della macchina, guidandola solo quando necessario.

Un nuovo orizzonte per la creatività

Questo video rappresenta, per me, una dimostrazione di ciò che è possibile quando la tecnologia incontra l’arte. L’intelligenza artificiale non è solo uno strumento, ma un partner creativo capace di ampliare i confini di ciò che possiamo immaginare.

Sono orgoglioso del risultato, ma soprattutto emozionato per le possibilità future. L’IA non sostituirà mai l’intuizione umana, ma può diventare un alleato prezioso, un compagno di viaggio verso nuovi orizzonti artistici.

Vi invito a guardare il video con attenzione. Ogni fotogramma è frutto di un lavoro minuzioso, e ogni dettaglio nasconde una piccola sorpresa. Questo progetto è un esperimento, certo, ma anche un invito: esplorare, creare, e non smettere mai di spingersi oltre.

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